La figura del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)

La figura del RPCT è designata dall’organismo di indirizzo delle Amministrazioni e svolge plurimi compiti, analiticamente descritti dalla L. n. 190/2012, dal D. Lgs. n. 33/2013 e dal D.P.R. n. 62/2013.

Il Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza (RPCT) predispone il piano triennale della prevenzione della corruzione e trasparenza, verifica la sua efficace attuazione e propone modifiche allo stesso, segnala le disfunzioni relative all’attuazione del predetto e, infine, redige una relazione annuale recante i risultati dell’attività svolta. Il RPCT si occupa, altresì, del controllo sull’adempimento dell’obbligo di pubblicazione da parte dell’amministrazione, del riesame sull’accesso civico, cura la diffusione della conoscenza dei Codici di comportamento nell’amministrazione, espleta il monitoraggio annuale della loro attuazione, la pubblicazione sul sito istituzionale e la comunicazione all’ANAC dei risultati del monitoraggio.

Emerge, pertanto, in considerazione della pluralità delle incombenze affidate, la necessità che il ruolo venga ricoperto da un soggetto munito di competenze trasversali.

La nomina del RPCT deve seguire specifici criteri, desumibili dalla normativa vigente (art. 1 co. 7 della L. 190/2012) e dalle indicazioni dell’ANAC.

La figura in esame, deputata alla predisposizione e alla verifica dell’attuazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT), è obbligatoria sia nelle amministrazioni che devono adottare il predetto piano che in quelle tenute alla predisposizione del Piano integrativo di attività e organizzazione (PIAO).

Il PIAO, che contiene un’apposita sezione dedicata alla prevenzione della corruzione e della trasparenza, dovrà essere adottato da tutte le Amministrazioni con più di 50 dipendenti, escluse le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative.

In data 2 Febbraio 2022 l’ANAC ha approvato gli orientamenti per la pianificazione anticorruzione e trasparenza, evidenziando che, proprio in considerazione del ruolo fondamentale ricoperto dal RPCT, la scelta da parte delle Amministrazione (organo di indirizzo) deve seguire differenti requisiti.

L’incarico deve essere affidato a dirigenti di prima fascia in quanto titolari di poteri di interlocuzione con gli organi di indirizzo e con l’intera struttura amministrativa. Il dipendente deve avere adeguata conoscenza dell’organizzazione e del funzionamento dell’amministrazione e deve essere munto di competenza qualificata. Deve assicurare stabilità nello svolgimento dei compiti oltre che deve aver dato dimostrazione di un comportamento integerrimo; non deve aver riportato condanne o provvedimenti disciplinari. L’incarico può essere conferito soltanto eccezionalmente a un dirigente esterno o a un soggetto privo dei requisiti dirigenziali. Occorre evitare che la nomina ricada su un soggetto che ha una diretta collaborazione con l’organo di indirizzo, al fine di garantirne l’imparzialità, o su dirigenti con posizioni di comando, in quanto potrebbero non possedere un’adeguata conoscenza dell’amministrazione.

Il provvedimento di nomina è sempre necessario e deve prevedere la designazione di un sostituto nel caso di temporanea ed improvvisa assenza del RPCT. Allorquando la nomina ricada su un soggetto che non possegga tutti i requisiti suindicati è necessario che il provvedimento di designazione indichi le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione a tale scelta. La durata minima non dovrebbe essere inferiore a tre anni, con proroga per una sola volta. Infine, nell’ipotesi in cui la designazione ricada su un soggetto già investito di altri incarichi, la durata nel ruolo di RPCT non potrà essere inferiore a quella del primo incarico.

Nelle amministrazioni di grandi dimensioni è opportuna l’istituzione di un ufficio di supporto dedicato alle attività del RPCT.

Pubblicato da Fabio Torluccio

Mi chiamo Fabio Torluccio e sono un avvocato penalista Salerno. Iscritto all'albo degli avvocati dal 2014 e mi occupo di difesa penale e consulenza no profit.

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